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La Mia Dottrina: Il Tuo Occhio Spalancato
di    Leonardo  Anfolsi  Reiyo  Zenji

È bello che in tutto il mondo chi pratica meditazione abbia un amore sincero per i propri Maestri, ed io stesso sento affetto per i miei allievi ed i miei Maestri.
È un sentimento spontaneo ed altissimo che non abbiamo bisogno di esagerare o di rendere appiccicoso: i frutti della riconoscenza nei miei confronti sono comunque già in te, anzi, sono te.
Cosa altro posso volere da te se non la tua libertà ?
Questo “volere” è poi un “non volere”, è una comunione inevitabile, accade senza che nemmeno io lo pensi.
Chi realizza in profondità questo fatto, chi lo vede, cerca per quel che può di aiutare la mia “missione”, anche se fondamentalmente non ne ho una.
È così: anche se non tutti hanno tempo, disponibilità o danaro per aiutare la nostra opera, in molti cercano di darmi l’occasione per essere più utile a tutti.

Io tuttavia non chiedo alle persone di essere “devote” nei miei confronti ma di “esercitare” quel semplice amore che si ha verso un figlio: si ama un figlio anche se ha un cattivo carattere perché si spera che un giorno tutto si compierà in un abbraccio e nella comprensione reciproca.
Chi mi conosce lo sa: non gestisco le persone in modo da rassicurarle per farle restare dormienti & paganti.  Preferisco che solo alcuni abbiano il coraggio di restare e che gli altri tornino a quella filosofia o a quella religione di massa che più li rassicura;  chi ritorna da me, o chi mi resta a tiro, deve invece capire che la spiritualità significa coraggio, insistenza, impegno, risveglio, allenamento, ma soprattutto coraggio… Perché deve rendersi manifesto un chiaro segno della tua vittoria, un segno che è il principio ma anche il compimento della tua vita reale.

Ma attenzione: io non ho da fornirti nuove spiegazioni, non ho una dottrina e questo è così per una chiara scelta di gnosi e di amore.
Io sono qua per offrirti un’esperienza, una esperienza che TU fai e di cui io ti fornisco l’ispirazione, l’esempio, la vicinanza.
La “mia dottrina” è la tua esperienza di libertà.
Quindi non ho da dirti che il mondo è così o cosà e che bisogna fare questo e quello: ci sono già per questo gli scienziati ed i teologi ad intessere la loro rete di speranza e paura, ed è giusto che sia così.  “The show must go on”.
Se comprendi il significato reale che sta oltre le superstizioni di ogni tempo se ti rendi capace di questa “gravitas”, del “samadhi” che è “sahaja” cioè innato, se bypassi lo “show” e vai nella “real thing”, allora e solo allora comprendi cosa sta alla radice, prima di ogni interpretazione del mondo e di ogni teoria che si possa mai formulare e così comprendi anche che tutte le teorie quando sono contestualizzate hanno il loro senso, e comprendi che questa intuizione la persona comune non la può realizzare volendo restare aggrappata alle opinioni in voga.
Quindi esistono l’evoluzione e la salvazione, con i propri contesti e significati relativi oltre che i propri misteri, ma non certo consistono in quello che la gente comune crede:  e ci sono anche le vite passate e le vite future, la reincarnazione - metempsicosi o metemsomatosi che sia - in un certo senso esistono anche l’eterno ritorno dei greci o la precessione equinoziale con l’incalzare delle epoche zodiacali, e l’anno platonico che incorona l’Eone - anche quello chiamato dai Buddhisti Kalachakra - ma alla cuspide di tutto ciò è il tuo risveglio, ciò che DAVVERO TU VEDI.
La tua illuminazione è quindi la comprensione di ciò in presa diretta, in tempo davvero reale ovvero nella assoluta atemporalità di questo eterno istante presente.
Da questo volto divino, ed in questo volto divino, da questo cuore liberato tu vedi questo.  Tutto questo.
Tutte le idee sono “vere” se le attivi con la tua fede, ma sono “assolutamente vere” se terminano o sorgono nella tua esperienza, se sono consacrate dalla esplosione del tuo volto.  Allora tu le contieni e non ne hai più bisogno.
Gli uomini hanno bisogno delle spiegazioni ma tu, ora, ne sei libero e vivi in questa pienezza danzando fra le idee, le cose ed i volti.  Nella ridda di questo amore oceanico.

Rileggerai a distanza di tempo queste righe e vedrai come la realtà-verità ti apparteneva di già - come vita reale - anche attraverso le mie parole.

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